Equilibrio 1



Autostrada

La preda

Liliana Radicevic

Roma
Galleria Ca' d'oro
Marzo 2001

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Liliana Radicevic ama il dialogo corto e lo scatto della istantanea perché solo in questo modo la pace di condensare senza disperdere la disponibilità sentimentale della espressione.

E' stata una allieva talentuosa di Fazzini.
Il vecchio Pericle le ha lasciato allineare alla parola successiva un'impronta sintomatica: la facoltà di tracciare le linee essenziali del movimento in equilibrio.
Noi le rivediamo in certi profili torniti a fil di luce nelle sculture dei corpi femminili. Ma anche nei disegni, che Liliana concepisce come emozioni dipanate in racconti, occasioni della memoria che diventa qualche volta una fiaba, o una parabola.
Alcune vedute traguardano la forma apparente e indagano le linee di forza, lampi di luce, bagliori inseguiti nelle loro guizzanti diramazioni che si colorano come lampi al magnesio.
Si tratta di pitture che corrispondono all'effetto di uno scatto fotografico nel pieno della notte: la retina attende il momento della illuminazione che accende lo spazio di un colpo, e subito rientra l'oscurità di fondo.
Ma in quel ritirarsi della luce, la pittura si distende sulla tela coprendo le zone di contrasti vividi in mezzo ad una trama tonale, sfumata, nel sovrapporsi di materie, in un effetto di tecniche miste, perché le due dimensioni non sono mai sufficienti ad organizzare il dispositivo sentimentale di Liliana Radicevic, che ha una sua delicata prepotenza e preferisce sempre sovrabbondare nel segno, nella materia, nella descrizione.
Ciò non toglie, a questa visione che procede per illuminazioni a scoppio simultaneo e giustapposto, una singolare patina asciutta e semplificata.