Da
sempre l’arte ci svela la radice giudaico-cristiana
della civiltà europea. Marc Chagall affermava che
i pittori hanno intinto il loro pennello in quell’alfabeto
colorato della speranza che sono le Sacre Scritture, un
alfabeto senza il quale è impossibile decifrare
l’iconografia dell’arte continentale.
Il cristianesimo è il grande
lessico della storia d’Europa. Il messaggio evangelico
della dignità di ogni uomo, la difesa della cultura
classica nei monasteri e lo studio della Bibbia hanno
dato un contributo fondamentale alla formazione della
nostra civiltà. E le stesse istituzioni “laiche”
trovano il loro fondamento nel precetto evangelico del
“rendete a Cesare quel che è di Cesare
ed a Dio quel che è di Dio”.
L’eredità cristiana
è prima di tutto quella di un grande catalogo
di valori che lega l’Oriente dei Santi Cirillo
e Metodio all’Occidente di San Benedetto. Anche
il sogno di un’Europa unita ed in pace nasce e
si afferma, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale,
nel segno dello spirito cristiano. De Gasperi, Adenauer
e Schumann riconoscevano, ad di là delle divisioni,
un’unica Europa delle cattedrali ed un solo popolo
europeo unito dalla tradizione cristiana.
Oggi abbiamo davanti a noi la
sfida di dare un’anima alla nuova Unione Europea
che nascerà dai lavori della Convenzione presieduta
da Valery Giscard d’Estaing e della Conferenza
intergovernativa di Roma. Perché l’Europa
del futuro non sia soltanto quella della politica e
dell’economia sarà importante inserire
nel Trattato Costituente un riferimento alle radici
giudaico-cristiane della civiltà del vecchio
Continente. Un’Europa che riconosca il ruolo giocato
dalla tradizione religiosa nella sua storia sarà
più salda e più pronta ad aprirsi al confronto
con altre culture.
In questa prospettiva, sono onorato
di presentare la mostra dal titolo “La Madonna
nell’Arte Contemporanea” nella sede del
Parlamento Europeo di Bruxelles, anticipando l’esposizione
che avrà eccezionalmente luogo presso il Pantheon
a Roma. Questa mostra collettiva, che raccoglie le opere
di venticinque grandi maestri, è stata organizzata
dal Vicariato di Roma per celebrare la ricorrenza dei
venticinque anni del Pontificato di Giovanni Paolo II.
In questo quarto di secolo di apostolato il Santo Padre
ci ha offerto una straordinaria testimonianza della
vitalità dei valori cristiani ed è stato
protagonista, con il suo magistero spirituale, del ricongiungimento
tra Est ed Ovest dell’Europa.
Antonio Tajani
Componente della Convenzione
per il futuro dell’Europa |