Dal 24 Giugno 2009, la Galleria Cà d’Oro, mette in mostra le opere di Antonella Amato, PG Slis e Manuel De Francesch, in occasione della mostra “Vedute e Maschere”.
La figura dell’uomo e la natura sono i due temi protagonisti della mostra: le tele dell’artista romana Antonella Amato esprimono un’atmosfera suggestiva, rappresentando gli umori della natura in modo sincero e diversificato grazie alla stesura dei colori, resa non attraverso l’uso dei tradizionali pennelli ma esclusivamente con le mani.
La poetica dei due artisti veneti invece ruota attorno alla figura dell’essere umano, ai suoi pregi e difetti. Dietro le vedute di PG Slis (tag con cui ormai è solito firmare le sue composizioni il veneto Pier Luigi Slis) si nasconde una complessa metafora: le sue non sono semplici architetture bensì uomini nella loro continua evoluzione. Gli edifici sono rappresentati in costruzione, affiancati ad argani e gru, un cantiere a cielo aperto destinato a non chiudersi mai, a rispecchiare il mutamento dell’uomo in ogni istante della sua vita sempre più precaria.
Il concetto di precarietà è un tema caro anche allo scultore Manuel De Francesch; i suoi volti, realizzati a mano nel legno, sono rappresentazione dell’esistenza, frammenti del tempo che scorre, sono spesso androgini, dai lineamenti marcati, dagli occhi a volte chiusi, a esprimere consapevolezza del proprio destino, a volte aperti, segno della volontà di reagire anche a circostanze sfavorevoli.