I segni e le linee che fluiscono sulle tele di Irem, ci rimandano a quell’archetipo di segno che l’uomo ha utilizzato quale mezzo di comunicazione prima ancora del linguaggio.
Irem esplora il segno come archetipo, forma primitiva di pensiero e di idee nate dall’inconscio, alla base delle espressioni mitico religiose dell’uomo.
Irem dispone le sue mutevoli linee alla ricerca di quelle espressioni , linee che si rincorrono, che si infrangono, a volte si rispecchiano nello scorrere della storia e delle culture che nel tempo si sono scontrate e sovrapposte.
La natura quale modello di bellezza e perfezione ha guidato da sempre la mano dell’uomo nel tracciare le sue linee.
Così nelle opere di Irem, i segni sinuosi ed eleganti, le linee che si fanno scrittura sono simboli della ricerca di quel modello, segni immersi nei colori cangianti e soffusi delle innumerevoli albe e tramonti che hanno guidato l’archetipo del segno fino a noi.
BIO:
Irem Incedayi nasce a Roma in una famiglia di artisti, si laurea nel ’94 all’Accademia di Belle Arti di Roma. Le sue radici culturali spaziano da Oriente a Occidente. Nelle sue frequenti permanenze ad Istanbul, Irem subisce il fascino di un mondo raffinato e misterioso fatto di palazzi e moschee che splendono e si dissolvono nel pulviscolo d’oro delle albe e dei tramonti del Bosforo.
Nel 2007 in Campidoglio a Roma riceve dal Sindaco il Premio per la pittura “…per aver creato in qualità di artista dei due mondi un ponte ideale tra cultura occidentale e cultura orientale..”
La sua tecnica, messa a punto sin dai primi lavori, dalla metà degli anni ’90 ha un forte legame con l’archeologia e il culto del passato. L’uso di colori polverosi, realizzati con terre miste, sabbiose, foglie d’oro e d’argento, permette di ricreare gli effetti di corrosione di un tempo vissuto.
Irem partecipa ed espone in mostre collettive internazionali e realizza numerose mostre personali in varie parti d’Italia, in Turchia e negli Stati Uniti.
Attualmente vive e lavora tra Roma e Istanbul.