In concomitanza con la ricorrenza del Natale di Roma del 21 aprile, viene presentata una Rassegna che unisce i lavori di tre artisti che, da diverse angolature, ritraggono Roma, i personaggi che la affollano e gli stati d’animo che questa città suscita.
Sigfrido Oliva – messinese di nascita ma romano d’adozione – è ormai uno dei maestri riconosciuti della pittura paesaggistica del secondo ’900. Formatosi insieme ai vari Caruso, Maccari, Vespignani e agli altri esponenti di quel fecondo periodo artistico degli anni sessanta, Oliva si è ritagliato uno spazio tutto suo in cui le raffigurazioni romane paiono avvolte da un velo enigmatico di bruma che lascia trasparire i sommovimenti dell’anima al cospetto dei paesaggi eterni di Roma.
Enrico Di Nicolantonio è un giovane artista – già noto sia in Italia che negli U.S.A. – che ha forgiato uno stile particolarissimo. Esegue ritratti di personaggi famosi avviluppati da una lastra di materiale plastico che viene poi bruciato e plasmato, dando così all’opera una valenza nuova e tridimensionale. Senz’altro rimbalzano, nei riquadri di Di Nicolantonio, le famose “combustioni” di Burri ma con un motivo del tutto nuovo: i ritratti di sfondo. Burri infatti lavorava sull’astratto. Invece Di Nicolantonio rende plastici e combusti personaggi e città. E’ la realtà nella sua forma più rappresentativa – i ritratti, appunto, insieme alla città per elezione, Roma – che si mostra e diventa bruciata, combusta. I soggetti preselti, quindi, vanno dal Colosseo al Campidoglio fino a quei personaggi che comunque hanno stretto un legame. E così accanto ai più famosi monumenti di Roma troviamo i ritratti del maestro Riccardo Muti e di Maria Callas, di Sofia Loren e Renato Balestra.
Barbara Bouchet - presente con una sua opera alla prossima Biennale di Venezia 2013, da sempre dedita alla pittura ma dichiaratasi apertamente solo dopo aver lasciato le precedenti attività. Con discrezione e umiltà presenta opere prevalentemente astratte dominate da colori accesi, carichi di rossi vulcanici e azzurri ultramarini che inevitabilmente evocano il rapporto con la terra. Storie di vita vissuta, lo sguardo nordico colpito dalla luce di Roma e infine il mito del viaggiatore che viene da lontano e che approda nel paese del sole e della storia.
La rassegna è curata da Gloria Porcella e Lamberto Petrecca.