Parlamento Europeo di Bruxelles, Sala Yehudi Menuhin,
dal 26 al 30 gennaio 2004

Inaugurazione 28 gennaio 2004 ore 19.00


Si inaugura al Parlamento Europeo di Bruxelles il 28 gennaio la quarta mostra di arte contemporanea promossa dall’On. Antonio Tajani, vicepresidente del PPE. Dopo quelle su de Chirico, Manzù e La Madonna nell’arte contemporanea (che vedeva esposte opere di Picasso, Dalì, Guttuso), Antonio Tajani presenta al Parlamento Europeo Piero Guccione “Pittura tra poesia e teatro“, avvalendosi dell’organizzazione della Galleria Ca’ d’Oro di Gloria Porcella e della Casa Editrice Il Cigno (diretta da Lorenzo Zichichi e Norberto G. Kuri).

«E’ importantissimo che l’Europa capisca che l’Italia continua ad essere un paese in cui la creatività artistica è ai massimi livelli», afferma Tajani, che con Guccione porta a Bruxelles uno dei maggiori pittori viventi, amato da Vittorio Sgarbi come da Maurizio Calvesi, da scrittori e letterati quali Alberto Moravia, Leonardo Sciascia, Dominique Fernandez, Gesualdo Bufalino, l’americana Susan Sontag che lo definisce «il massimo pittore italiano contemporaneo e uno dei migliori oggi attivi», il francese Jean Clair, oggi direttore del Museo Picasso di Parigi.

Prima di Natale è stata collocata nel Salone Garibaldi di Palazzo Madama una grande tela di Piero Guccione su iniziativa del Pres. del Senato Marcello Pera a conferma dell’attenzione da parte delle Istituzioni verso questo straordinario artista che si è ritirato in Sicilia da 25 anni.

La mostra raccoglie per la prima volta tutti i pastelli ispirati al celebre artista siciliano da opere letterarie, liriche o teatrali.
In tutto sono 50 soggetti, che spaziano da una poesia di Michelangelo al «Tristano e Isotta» di Richard Wagner, da «Il Gattopardo» di Tomasi di Lampedusa trasformato in film da Luchino Visconti dove l’artista ci dà un suo «fotogramma» del celebre ballo, a «Norma» di Vincenzo Bellini, dove la liricità della scenografia di «Casta Diva» è racchiusa in una serie di pastelli di piccole dimensioni ma intensissimi, creati da Guccione dopo che rimase deluso dalle scenografie per la «Norma» del centenario della nascita del teatro di Catania intitolato al «cigno» etneo.

Il pastello è una tecnica, rispetto all’olio, che Guccione predilige nella raffigurazione di tematiche che scaturiscono da una riflesione interiore, perché gli consente di precisare il minimo dettaglio con un’attenzione quasi maniacale.

Nel catalogo (edito da Il Cigno G.G. Edizioni) sono riprodotte tutte le opere in mostra e a fronte di ognuna il frammento manoscritto di Guccione che si riferisce alla creazione artistica.

Mostra e catalogo sono suddivise nelle seguenti sezioni:

Rime
W. Shakespeare «Romeo e Giulietta», Michelangelo, Leopardi «La vita solitaria», Eschilo per il teatro greco di Siracusa),
Studi per il Teatro Garibaldi di Modica
Norma di Vincenzo Bellini, Tristano e Isotta di Richard Wagner, Senso di Camillo Boito Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Tutte le volte che lei se ne va di Giorgio Soavi.

Dopo Bruxelles, la mostra si sposterà a Bologna, Berlino e Milano.